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ERNIA INGUINALE: PERCHÉ LE MUTANDE ELASTICHE SONO IMPORTANTI DOPO L'INTERVENTO?

Un elevatissimo numero di persone che scopre di avere un’ernia inguinale cerca in internet come affrontare il problema.

Spessissimo la domanda che viene posta è quanto possano servire le mutande per l’ernia inguinale, per poter affrontare la lunga attesa per l’intervento chirurgico.

Le mutande elastiche (dette anche slip erniario o indumento elastico-contenitivo per ernie inguinali) sono un presidio sanitario che accompagna per molto tempo i pazienti in attesa dell’intervento chirurgico. Infatti, col sistema sanitario (almeno in Lombardia) il tempo medio di attesa dal momento della diagnosi al trattamento chirurgico, in molti ospedali supera i due anni.

Già ne avevo parlato in un mio precedente post che potete trovare qui.

Oggi però vorrei parlare del ruolo importante delle mutande da utilizzare nel periodo post-operatorio e quali mutande scegliere rispetto al tipo di intervento eseguito.

LE MUTANDE ELASTICHE: QUALI SCEGLIERE?

In commercio ci sono un numero elevato di presidi con caratteristiche diverse e questo, a dir la verità, non aiuta perché spesso non si posseggono i criteri per una scelta corretta.

Sicuramente è fondamentale recarsi personalmente in un negozio di prodotti sanitari per capire la vestibilità dell’indumento. Se possibile converrebbe acquistarle prima di essere operati.

Gli acquisti nei negozi e-commerce per prodotti sanitari, sebbene più economici, risultano essere complessivamente deludenti o ancor peggio inadeguati.

La comodità dell’indumento è naturalmente relativa, per la funzione che l’indumento stesso deve svolgere, ma certamente non deve stringere sulle cosce, sulla regione dei genitali esterni e sul bordo superiore dove c’è l’elastico.

Gli spessori o cuscinetti, chiamati anche pelotte, non devono essere inseriti dopo l’intervento perché possono generare lesioni neuro-vascolari al funicolo spermatico.

IL TRAUMA E IL DOLORE CHIRURGICO

Il trauma chirurgico dovuto all’incisione della cute e dei tessuti sottostanti, o alla separazione dei muscoli, delle fasce o del peritoneo può generare infiammazione tissutale e quindi generare dolore.

Per controllare il dolore bisogna quindi cercare di ridurre la formazione di edema e di piccoli ematomi, conseguenze normali di qualunque intervento chirurgico. Per una convalescenza migliore, quindi per una guarigione più rapida è importante che i tessuti traumatizzati possano essere aiutati a tornare più velocemente al loro stato iniziale.

Contrastare l’edema è quindi assai importante: non solamente con farmaci antinfiammatori, ma anche con un’azione meccanica compressiva

evoluzione del chirurgo

LA TECNICA CHIRURGICA INFLUENZA LA SCELTA DEL MODELLO DI SLIP ERNIARIO

Sappiamo che le tecniche chirurgiche per la correzione dell’ernia inguinale sono o per via anteriore, quindi “open” con un’incisione chirurgica inguinale oppure con tecnica mininvasiva quindi laparoscopica / robotica con piccole incisioni addominali.

Come le manovre chirurgiche che permettono di riportare il sacco erniario nella sua sede anatomica corretta, anche le incisioni e il percorso chirurgico per arrivare al difetto erniario possono essere sede di edema e dolore.

In questo le mutande elastiche indossate dopo l’intervento, svolgono un ruolo importante di compressione e stabilizzazione dei tessuti.

Nelle tecniche mininvasive dove gli accessi sono in zone alte come l’ombelico è importante scegliere mutande a fasciatura ampia o vita alta, viceversa per incisioni inguinali possono essere scelte mutande a vita più bassa, avendo l’accortezza che l’elastico delle mutande non cada esattamente sopra la ferita.

Concludo dando un ultimo suggerimento: dopo l’intervento per i primi giorni, conviene indossare le mutande elastiche anche di notte perché ciò accelera la guarigione e migliora il dolore.

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