FAQ

Le risposte alle domande più comuni sull'ernia

DOMANDE e RISPOSTE

Nel caso di ernie esterne o di laparoceli si noterà dall’esterno un rigonfiamento dovuto all’insinuarsi dei visceri al di fuori della loro collocazione naturale. Non riconoscibili, ma non da sottovalutare, sono le ernie interne, per l’identificazione delle quali la visita specialistica rimane fondamentale.

Questa è una domanda la cui risposta definitiva è di competenza del chirurgo, tuttavia bisogna avere presente che un’ernia tende negli anni ad ingrossarsi e c’è sempre il rischio che si complichi. L’operazione chirurgica è l’unico intervento di fatto risolutivo.

Un’ernia non trattata, oltre ad aumentare costantemente di volume amplificando i fastidi ed il dolore che si può provare, potrebbe aggravarsi anche repentinamente, portando alla necessità di un intervento di urgenza; questo può avere tendenzialmente complicanze maggiori rispetto ad uno fatto in elezione.

Le complicanze più frequenti sono: ernia irriducibile, ernia intasata ed ernia strozzata, con quest’ultima come l’evenienza più temibile.

Si tratta di un intervento pianificato e programmato, quando le condizioni del paziente non impongono un’operazione urgente.

Si tratta evidentemente della tipologia di intervento migliore, che consente al chirurgo di studiare nei dettagli il caso e di approntare la strategia migliore per l’aggressione dell’ernia.

Consente anche al paziente di arrivare psicologicamente preparato al momento dell’operazione, con tutti i vantaggi anche fisici che questo comporta.

Anche qui si tratta di una domanda alla quale non è possibile dare preventivamente una risposta univoca, perché essa dipende da molti fattori che concorrono a definire il quadro clinico, come: tipologia di ernia, grandezza, posizione, condizioni fisiche del paziente, tipo di intervento effettuato (laparscopico o laparotomico), eventuali complicanze.

Tuttavia si può considerare indicativamente un tempo medio di guarigione di 10 giorni per ernie operate in laparoscopia e di 20 in laparotomia.