Home » “DOTTORE, LE MUTANDE PER L’ERNIA SERVONO?”

"DOTTORE, LE MUTANDE PER L’ERNIA SERVONO?"

Nel vasto mondo dei difetti di parete o della chirurgia addominale spesso vengono proposte la fascia elastica e le mutande elastiche.

Tali indumenti possono essere utilizzati sia prima dell’intervento chirurgico, sia nel periodo post-operatorio. A volte sono utilizzati come sostituti dell’intervento chirurgico quando quest’ultimo non è perseguibile.

Esempio di fascia e mutanda elastica

Fig. 1

La fascia elastica o le mutande elastiche sono costituite da tessuto organico come il cotone e fibre elastiche che avvolgono in modo uniforme il tronco o la regione inguinale, creando una pressione omogenea sulla porzione del corpo che ricoprono. Inoltre possono presentare dei cuscinetti da applicare a livello del difetto di parete per aumentare un poco l’azione meccanica di compressione.

MIGLIORARE I SINTOMI NON È COME GUARIRE

L’utilizzo dell’indumento elasto-contenitivo riveste un ruolo importante, ma certamente non è curativo.

Non si può pensare quindi, che tale presidio possa sostituire la cura chirurgica del difetto di parete ma può, nell’attesa dell’intervento chirurgico, aiutare a ridurre l’ernia e sicuramente a sostenere l’addome donando sollievo.

La capacità contenitiva rimane tuttavia inefficace all’aumento della pressione in seguito a sforzi, starnuti, colpi di tosse, ma certamente favorisce la riduzione spontanea dell’ernia nel momento in cui si riduce la pressione intraddominale.

IL CINTO CONTENITIVO

Si parla anche di cinto per ernia. Tale strumento agisce in modo più selettivo sull’ernia, creando una barriera meccanica più importante rispetto alla fascia o alla mutanda, ma contemporaneamente traumatizza maggiormente i tessuti. Tale presidio è da evitare se si pensa di accostarsi ad un intervento chirurgico: il cuscinetto traumatizza l’area dell’ernia e provoca, di conseguenza, un’infiammazione che nel tempo genera esiti fibrotici dei tessuti della parete,  rendendo quindi più difficoltosa la successiva procedura chirurgica.

cinto erniario

Fig. 2

Il cinto è un presidio composto da alcune cinghie su cui è ancorato un cuscinetto che viene posizionato a livello dell’ernia. Le cinghie si allacciano sulle ossa del bacino e immobilizzando il cuscinetto sulla porta erniaria impedisce la fuoriuscita del contenuto erniario.

INDOSSARE LA MUTANDA O LA FASCIA DOPO L’INTERVENTO CHIRURGICO

Il presidio elasto-compressivo svolge la sua funzione più importante nel periodo post-operatorio. Bisogna però togliersi dalla mente che il suo mancato utilizzo infici l’atto chirurgico eseguito.

Per capire meglio il concetto faccio riferimento ai valori pressori in millimetri di mercurio [mmHg]. La pressione intraddominale fisiologica varia da 2 mmHg da sdraiati per arrivare a circa 20mmHg in piedi a riposo; al ponzamento la pressione sale a 40 mmHg; durante l’intervento chirurgico laparoscopico la pressione del gas insufflato è a 12 mmHg: tale pressione è più che sufficiente per dilatare la parete addominale, quando i muscoli sono rilassati; le pressioni maggiori si sviluppano tossendo o saltando: si raggiungono valori medi di 170 mmHg con picchi che raggiungono addirittura i 250 mmHg.

La fascia elastica crea una contro-pressione addominale tale da contrastare le pressioni che si creano eseguendo movimenti semplici ma risultano essere inefficaci contro contratture importanti del torchio addominale. Oltretutto non è fisiologico mantenere la fascia 24 ore al giorno.

A COSA SERVONO QUINDI LE FASCE O LE MUTANDE ELASTICHE?

Creano una compressione tale da contrastare la formazione di sieromi nella sede delle ernie operate, facilitano l’adesione della rete ai tessuti adiacenti, aiutano alla stabilità del tronco cooperando con i muscoli addominali, riducono il dolore post-operatorio, riducono la creazione di rigonfiamento dello scroto per i pazienti maschi sottoposti ad intervento chirurgico per ernia inguinale.

MAI IMMOBILI, SEMPRE IN MOVIMENTO!

Pur consigliando vivamente l’utilizzo di fasce o mutande elastiche, ritengo che la mobilizzazione del paziente nel post-operatorio svolga uno dei ruoli più importanti per avere il miglior decorso possibile e che quindi non debba essere limitata o non eseguita se manchino tali presidi.

La fascia o le mutande contenitive non preservano dalla recidiva, ma parleremo di quest’ultimo argomento in un prossimo post.

ARTICOLI RECENTI

Ti è piaciuto questo articolo?

Condividilo con la tua rete sul social network che preferisci!