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IL 2019 IN PUNTI...CHIRURGICI

Difetti di parete: una riflessione su quanto fatto e su ciò che verrà.

L’avvicinarsi della fine dell’anno è tradizionalmente tempo di riflessioni e consuntivi, nel mio caso specifico ancor di più, in quanto coincide col primo anno di lavoro dopo essermi trasferito presso l’Ospedale Galmarini di Tradate.

Uno sguardo al passato per migliorare il presente

Al mio arrivo ho appreso che le tecniche di riparazione dei difetti di parete per via laparoscopica, (ad eccezione di TAPP), per via anteriore trans-peritoneale e pre peritoneali o le tecniche più complesse per i disastri di parete non erano eseguite.

L’importanza dei protocolli

Il mio impegno iniziale è stato quindi quello di riscrivere i protocolli da seguire in sala operatoria per definire, a seconda della tecnica usata:

  • il posizionamento del paziente sul lettino operatorio
  • il posizionamento della colonna video-operativa
  • quali ferri chirurgici preparare e quali protesi
  • le istruzioni di utilizzo dei diversi devices da parte dei sanitari che cooperano per la buona riuscita dell’intervento.

Collaborazione, insegnamento, professionalità

La fiducia immediatamente accordatami dal mio nuovo primario mi ha permesso di realizzare un progetto volto ad ottenere un percorso d’eccellenza nell’ambito dei difetti di parete: dalla diagnosi alla cura, dalla scelta delle protesi ai corsi formativi a cui mi è stata data la possibilità di partecipare.

Con mia grande soddisfazione, si è creata una relazione di collaborazione con gli anestesisti, che mi hanno offerto la massima disponibilità per poter eseguire con serenità interventi per loro non usuali.

Allo stesso modo si è instaurato un clima di stima e scambio coi colleghi chirurghi, ai quali ho avuto modo di trasferire indicazioni chirurgiche definite dagli standard europei.

Estremamente importante è stata la creazione di una rete di specialisti dei difetti di parete di Varese, Cittiglio ed Angera: questa équipe, di cui faccio parte, si ritrova una volta al mese e discute dei casi più complessi; quando è possibile vengono anche organizzate collaborazioni chirurgiche.

Ho iniziato ad insegnare la tecnica laparoscopica TEP a quanti hanno mostrato interesse verso di essa; in particolar modo ho seguito l’iter formativo, che si è da poco concluso, di una specializzanda che ha perfettamente assimilato questa tecnica così complessa.

L’attività ambulatoriale per il territorio

Un ambulatorio specialistico dei difetti di parete è stato aperto il giovedì; 8 slot dalle 14:30 per prime visite e follow-up di controllo post-operatorio proposto a 7 giorni, a 3-6 mesi e ad 1 anno dall’intervento.

Il paziente operato ha comunque la facoltà di interpellarmi se insorgono problemi o dubbi, e l’occasione per una rivalutazione non è mai negata.

Ampliare la propria conoscenza per poter offrire il meglio ai pazienti

Poiché la formazione medica è uno dei capisaldi della mia vita professionale, utili sono stati gli eventi formativi a cui ho avuto modo di partecipare in questo anno:

  • corso di formazione a Budrio dal prof. Vincenzo Maria Greco per approfondire le tecniche di riparazione dei difetti complessi di parete e per la gestione dei malati in un reparto di week-surgery
  • congresso europeo sull’ernia ad Amburgo (di cui ho già parlato qui), fonte di nuovi stimoli per una tecnica chirurgica sempre più “tailored”
  • corso di formazione “Nuove frontiere nella chirurgia della parete” tenutosi alla fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico
  • “L’uso del rinforzo nell’utilizzo della suturatrice meccanica” c/o IRCSS Policlinico San Matteo, Pavia

Altri eventi in attesa di conferme:

  • programma formativo ACOI (cui partecipano solo 6 coppie di chirurghi su tutto il territorio nazionale) che potrà essere propedeutico al corso avanzato per il trattamento per via laparoscopica dei difetti complessi di parete che si terrà nel 2021
  • Options in complex abdominal wall reconstruction workshop (febbraio 2020, Madrid)
  • 42nd Annual EHS congress, (Maggio 2020, Barcellona)

Qualche numero: la casistica operatoria

È sempre interessante trarre considerazioni sulla base di qualche dato concreto.

Guardando l’attività chirurgica relativa ai difetti di parete da me svolta in questo anno, troviamo un numero di casi trattati che ho riassunto ed esemplificato in una serie di grafici.

Casistica operatoria dei difetti di parete

Fig 1

LEGENDA:

Fig1 In rosso gli interventi “open”, in blu quelli laparoscopici.

Fig 2 e 3 Con colori caldi tecniche “open”, colori freddi tecniche “VLS”.

Confronto tecniche chirurgiche per ernia inguinale

Fig. 2

Tenendo presente che:

  • gli interventi per via anteriore definiti “classici” (tecnica di Trabucco e Lichtenstein) sono normalmente eseguiti dai miei colleghi
  • nei grafici è rappresentata unicamente la mia casistica personale come primo operatore

si evince subito come la via d’accesso da me maggiormante proposta sia quella mininvasiva “VLS”, e la tecnica di riparazione più riprodotta sia la TEP (totally extra peritoneal) perché, sebbene più complessa, è quella che garantisce eccellenti risultati riducendo a zero i rischi di lesioni viscerali e di dolore cronico.

Riparazione dei difetti di parete addominale

Fig. 3

Per quanto riguarda invece il trattamento dei difetti di parete, l’approccio laparoscopico e laparotomico sono distribuiti in modo equivalente, in quanto la strategia di correzione risente molto della grande variabilità per dimensioni, localizzazione e complessità dei difetti stessi (ernie ombelicali, ernie epigastriche, laparoceli e loro recidive).

E per l’anno 2020?

Il mio pronostico è che utilizzeremo sempre di più le tecniche TAR ed E-TEP: se la prima rappresenta una metodologia di riparazione di complessi difetti di parete, la seconda è una tecnica nuova su scala mondiale che permette la riparazione di ernie, laparoceli e diastasi dei retti (in casi selezionati), godendo dei vantaggi dell’approccio laparoscopico pre-peritoneale.

In questo senso stiamo orgogliosamente lavorando per far diventare l’ospedale Galmarini di Tradate un vero e proprio punto di riferimento regionale per la riparazione dei difetti di parete sia complessi sia con tecnica mininvasiva.

Dai prossimi post inizierò ad entrare più nel dettaglio delle tecniche chirurgiche che utilizzo per la riparazione dei difetti di parete: se volete saperne di più non perdete d’occhio il mio blog!

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